QUANDO LE NOSTRE PAURE SONO PIU' GRANDI |
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Della minaccia stessa |
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Mi sono occupato di equilibrio ormonale e a quello che possiamo fare per mantenerlo tale. |
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La sollecitazione di un’amica mi invita ad approfondire il tema delle sostanze utilizzate nei prodotti per cosmesi e igiene, ritenute responsabili di alcune pericolose reazioni di adattamento nel nostro organismo, foriere di conseguenze non benigne per la nostra salute, proprio in ragione di un provocato dissesto ormonale. La sua preoccupazione è lecita e condivisa da molti. Tali prodotti rientrano tra quelli di uso quotidiano, sono diventanti una routine irrinunciabile per tutti, e certo non possiamo immaginare di farne a meno nel contesto in cui viviamo e lavoriamo (la famiglia, il contatto con il pubblico, le relazioni sociali, ecc.). Al di là di quanto ho già segnalato nell’articolo a cui mi riferivo “Equilibrio: quello ormonale” che trovi qui http://www.studiopersonaltrainer.it/equlibrio_ormonale.htm , volendo ulteriormente approfondire non sarebbe difficile indagare usando le risorse che ci offrono internet e i vari motori di ricerca. Basta digitare “ingredienti tossici nei prodotti igiene” e google ci scarica migliaia di link a risorse specifiche. Quindi mi basterebbe fare un copia/incolla per soddisfare quella richiesta. Ma non è lo spirito dei miei interventi. Ho invece il desidero di focalizzare l’attenzione sul modo in cui noi esseri umani possiamo contrastare gli attacchi ambientali anche senza conoscere alla perfezione ogni singola minaccia e la relativa contromisura. Sebbene per molti, e in particolare per la medicina ufficiale, sia ritenuta la via maestra per preservarsi in salute e benessere, io mi ostino a vedere un altro scenario. In tale scenario l’uomo si muove con scrupolo e attenzione, ma vive la sua vita in serenità, con se stesso e con l’ambiente in cui ha trovato il suo habitat. Ha il piacere di conoscere e informarsi, di utilizzare le risorse che la tecnologia gli mette a disposizione, fa del suo meglio per portare avanti un’idea di umanità cosciente e preparata, ma non amplifica le proprie ansie, auto-alimentandole. Purtroppo è ciò che invece accade spesso, e siamo in grado tutti di averne prova nelle esagerazioni a cui quotidianamente possiamo assistere: persone che si portano dietro detergenti per ripulirsi dal contatto accidentale con materiali e/o persone, madri che staccano i propri infanti dal suolo per terrore di contaminazione, casalinghe in caccia perpetua di batteri e acari, individui che abusano nel lavaggio di se stessi con schiume e saponi di carattere aggressivo. Davvero non mi sembra che con animo pacato si possano ammettere atteggiamenti di questo tipo. Non riesco a vedere azioni di tutela per se stessi e per gli altri, ma solo accanimento e forte propensione alla fobia. E voglio sottolineare che quando si cade preda di fobie non si accetta più il ragionamento, si procede per dogmi, il buon senso scompare completamente, e siamo noi la prima vittima, non importa se della malattia da cui ci vogliamo tenere lontani o dal terrore di essa. Il risultato non cambia. Si vive comunque in una condizione di stress e di allerta permanente che alimentano un altro tipo di malattia, più sottile e subdola: proprio quella alterazione ormonale da cui ci si voleva proteggere. Tra i fautori di questo stravolgimento è certamente il cortisolo, un potente ormone in grado di sconvolgere molti degli assetti chimico fisici all’interno dell’organismo. A questo punto mi vengono in mente le parole di Paracelso, medico, botanico, astrologo, mago, alchimista, del xvi secolo, figura poliedrica e controversa, sempre in rotta con l’establishment dell’epoca, e che sosteneva: “Tutto è veleno: nulla esiste di non velenoso. Solo la dose fa in modo che il veleno non faccia effetto.” Nel passato possiamo trovare molte, forse tutte, le verità di cui abbiamo bisogno oggi per superare difficoltà e ansie. Manteniamo un atteggiamento di disponibilità e propositività, evitiamo la demonizzazione, usiamo la ratio per la nostra quiete mentale, impieghiamo la misura per moderare gli eccessi. Quali che siano, su un versante o sull’altro, sono esattamente questi a causare i nostri patemi. |