Grasso ostinato: come eliminarlo.

I recettori alfa-2 e beta-2.

Abbiamo lavorato sodo con gli attrezzi, abbiamo praticato regolare attività fisica, la nostra dieta è equilibrata, siamo riusciti a ridurre il nostro peso e ad eliminare buona parte del grasso corporeo.
Ma nonostante tutto una parte di quel grasso si ostina a rimanerci appiccicato. Tutto ha funzionato fino ad ora, ma perchè quell'accumulo così fastidioso non si arrende? Che altro ci resta da fare?

grasso ostinato 

La vita ci ha insegnato che è possibile giustificare un certo evento in tanti modi e che una via definitiva per darne una spiegazione assoluta non esiste. In questa sede voglio però provare a dare una interpretazione e un suggerimento che possano aiutarci a credere che sconfiggere quello strato di grasso ostile si può!
Innanzitutto sappiamo che nelle cellule di grasso, come accade per altri tipi di cellule, risiedono dei recettori. Esistono diversi tipi di recettori, con finalità diverse, e nel nostro caso siamo interessati ai recettori che permettono di attivare la combustione dei grassi. Per comprendere meglio il meccanismo di funzionamento di un recettore, questo può essere visto come una serratura di accesso alla cellula, la cui chiave è rappresentata da ormoni e neurotrasmettitori. Quando una certa chiave viene inserita in una certa serratura (il recettore), si verifica una determinata reazione.
I recettori alfa-2 e beta-2 sono le serrature che potranno permetterci di eliminare il grasso.

L'azione dei recettori alfa-2 e beta-2.

Vediamo ora la diferenza di comportamento dei due recettori.
I recettori alfa-2 ostacolano la combustione dei grassi.
I recettori beta-2 accelerano la combustione dei grassi.
Nelle cellule adipose sono presenti entrambe i tipi di recettore e il rapporto numerico che esiste tra questi influenza direttamente la capacità della cellula di bruciare o meno il grasso.
In genere nelle donne è predominante la presenza di recettori alfa-2 nelle zone di accumulo classico (cosce, glutei), mentre per gli uomini la predominanza di alfa-2 si verifica nelle aree di addome e fianchi. Si intuisce che per eliminare il grasso ostinato basterebbe inibire i recettori alfa-2, e attivare al massimo i recettori beta-2. Il problema che incontriamo è che entrambe i recettori accettano lo stesso tipo di chiave. In particolare la "chiave" di attivazione sono le catecolamine (un tipo di ormoni). Alle catecolamine appartengono adrenalina e norepinefrina. Queste vengono prodotte nell'organismo in seguito a stress di varia natura, ivi incluse le stimolazioni che al corpo arrivano tramite l'esercizio fisico. Gli esercizi a più alta intensità e breve durata sono in assoluto i più efficaci a promuovere la produzione di catecolamine ad effetto positivo (nel senso di riduzione del grasso). 

Per inibire i recettori alfa-2, mantenendo la piena attività dei beta-2 è importante mantenere basso il livello di insulina. Ancora una volta l'insulina dimostra di giocare un ruolo fondamentale nella attivazione dei processi che regolano la presenza di grasso nel corpo. Anche un leggero innalzamento del livello di insulina sembra in grado di interrompere la funzionalità dei recettori beta-2 (quelli che permettono di bruciare il grasso).

grasso ostinato

L'insulina può essere mantenuta bassa praticando una dieta a basso contenuto di carboidrati, oppure con il digiuno intermittente. Ipotizzando di aderire ad una dieta low carb, questa dovrebbe attestarsi su un apporto calorico complessivo inferiore del 20% rispetto alle calorie totali giornaliere necessarie. In circa 5-7 giorni il corpo sarebbe in grado a questo punto di intaccare i grassi più ostinati. Anche il digiuno intermittente ottiene gli stessi effetti, essendo in grado già per definizione di promuovere la produzione di catecolamine.

Quale attività fisica contro il grasso ostinato?

Un altro fattore determinante per bruciare grasso ostinato è il flusso di sangue. Proprio dove il grasso più difficile tende a formarsi, la circolazione è deficitaria, e il flusso sanguigno risulta minimizzato. Senza una adeguata irrorazione sanguigna gli ormoni necessari alla attivazione del processo(catecolamine) non riescono a raggiungere l'area interessata. Dobbiamo quindi attivarci per aumentare il flusso di sangue in queste zone difficili.

grasso ostinato

L'esercizio aerobico a basso / medio impatto, e localizzato, può certamente risolvere questa esigenza. Si tratta dunque di capillarizzare, aprire cioè quanto più possibile nuove vie di rifornimento, e drenaggio allo stesso tempo, per le cellule, tramite la costituzione di nuovi capillari. Anche al termine di sedute impegnative e ad alto livello di intensità, strutturate per stimolare la produzione di catecolamine, l'esercizio moderato a basso impatto visto sopra aiuterà a mantenere un flusso sanguigno adeguato. E' sufficiente in questi casi proseguire l'esercizio fisico per 20-30 minuti.