FIBROMIALGIA 

Riprendi il controllo del tuo corpo

Detta anche #sindromefibromialgica, la #fibromialgia colpisce quasi 2 milioni di persone in Italia se ci riferiamo al numero di soggetti diagnosticati, ma pare un valore sottostimato, vista la difficoltà nell’individuare i sintomi della malattia in maniera univoca, e la generica sottovalutazione della patologia sia da parte degli stessi malati che della classe medica. Per aiutare il medico nella individuazione della patologia è stato creato un protocollo che prevede la digito pressione su 18 punti sparsi nel corpo.

fibromialgia

La percezione di dolore che il malato ne descrive può indicare la presenza della malattia. Tra i sintomi più ricorrenti nella fibromialgia, riportati dai pazienti ci sono:

- #astenia (facile affaticamento)

- crampi muscolari ricorrenti

- formicolio diffuso

- dolore muscolare improvviso

- difficoltà digestive

- ipersensibilità alla luce e agli odori

- ansia

- depressione

- appannamento facoltà intellettive

La fibromialgia si è inoltre mostrata essere un viatico per l’evoluzione di altre #malattieautoimmuni (come la colite ulcerosa, l'artrite reumatoide, la celiachia, la tiroidite, la psoriasi, la sclerosi multipla, ecc.).

Ed è solo con una analisi più attenta del comportamento delle fibrocellule muscolari, e neuronali, che si è riusciti a scoprire quale origine abbia la fibromialgia.

Si tratta di un MALFUNZIONAMENTO NEI PROCESSI ENERGETICI, in particolare nel comportamento dei #mitocondri, piccoli organi interni alla cellula dove viene prodotta l’energia (ne ho parlato qui http://www.studiopersonaltrainer.it/mitocondri.htm) .

In sostanza si vengono a formare scorie acide come il lattato, e radicali liberi, in forti quantità, tali che la cellula non riesce a inertizzarle efficacemente, e che finiscono con l’innescare una successiva #infiammazione (ne parlo qui http://www.studiopersonaltrainer.it/infiammazione.htm).

Il fenomeno investe tanto le cellule muscolari quanto quelle neuronali del cervello, e del SNC, ed è questo il motivo per cui si conoscono cefalee, ansia, depressione, appannamento mentale.

La combinazione di fibrocellule e neuroni ugualmente attaccati dalla fibromialgia produce effetti anche sulla espressione del #cortisolo (ne ho parlato qui http://www.studiopersonaltrainer.it/cortisolo_fuori_control…) , il quale, a sua volta, ha un negativo effetto sul #sistemaimmunitario.

Il forte scompenso che si viene a creare proprio all’interno del sistema immunitario porta con sé la comparsa delle #malattieautoimmuni, di cui accennavo sopra.

Quando si fa ricorso ai consueti test sulle alterazioni metaboliche, la presenza della fibromialgia non produce evidenze. L’unica prova che pare in grado di individuarla è la verifica sul numero di radicali liberi prodotti, che dovrebbe attestarsi intorno al 3-4 % del volume di aria utilizzato dalle cellule.

Come accennato all’inizio, il vero problema da risolvere per un fibromialgico è la deficitaria prestazione delle cellule a livello energetico, in special modo nella sede deputata a gran parte del processo, e cioè il mitocondrio.

CONOSCERE MEGLIO COME LAVORA IL MITOCONDRIO AIUTA A TROVARE LA VIA PER RISOLVERE LA MALATTIA.

Si tratta di un piccolo organo, contenuto all’interno della cellula, il cui scopo è di rifornire la stessa di energia per tutte le sue funzioni.

Le vie utilizzate dalla cellula per ottenere energia sono due: glicolisi (anaerobica) e ciclo di Krebs (aerobica).

Nella #glicolisi anaerobica (in assenza di ossigeno) l’energia viene ottenuta, all’interno della cellula, attraverso la trasformazione di molecole di glucosio sanguigno, che permetteranno di ottenere, mediante vari passaggi, #ATP (la vera molecola di scambio energetico) e #acidopiruvico. Una molecola di glucosio permette di ottenere 2 di Atp e 2 di #piruvato (acido piruvico).

Nel ciclo di Krebs, che può considerarsi il prosieguo della glicolisi iniziale, e che avviene all’interno del mitocondrio in presenza di ossigeno, le molecole di acido piruvico viste prima subiscono ancora trasformazioni, diventando prima #acetilcoa e poi ATP (l’energia di cui sopra), per tornare ad essere, al termine di tutti i passaggi, semplicemente acqua ed anidride carbonica.

Una prima complicazione sta nella fase di glicolisi anaerobica.

Se la richiesta energetica è elevata, IN CARENZA DI OSSIGENO, e il processo non può proseguire nel ciclo di Krebs, allora si forma acido lattico. Questo può a sua volta essere riutilizzato per qualche tempo come risorsa energetica (nel fegato viene riconvertito in glucosio), ma anche questo processo ha i suoi limiti, e quindi, nel caso la richiesta energetica sia ancora elevata, alla fine il lattato si deposita nelle cellule, accumulandosi. Solo in presenza di nuovo ossigeno potrà trasformarsi in acido piruvico e rientrare nel ciclo di Krebs visto sopra.

Ma tutto deve funzionare perfettamente, e in un malato le cose non stanno proprio così. L’acido lattico, essendo a tutti gli effetti una scoria acida, e richiedendo tempo per essere smaltito, infastidisce la cellula, che per non rimanerne intossicata, riversa l’eccesso di lattato all’esterno, nel flusso sanguigno. Specie se siamo in presenza di uno stato patologico pregresso (come quello del fibromialgico) questo riversamento ripetuto ha ulteriori conseguenze negative sulla salute dell’individuo.

COSA POSSIAMO FARE.

E’ ora il momento di rivalutare pienamente quella fenomenale risorsa energetica che sono i grassi, i quali possono essere ossidati (utilizzati) direttamente nel mitocondrio, dove sono trasformati in acetilcoa, e da questo in ATP, in ben 34 molecole di ATP.
La differenza tra i due processi che abbiamo visto, glicolisi anaerobica (a base di glucosio) e ciclo di Krebs (a base di grassi), in termini di quantità di energia prodotta, è evidente.
Un altra differenza che li distingue, è legata alla velocità di ottenimento dell’ATP, decisamente più elevata nella glicolisi.
Nel tempo necessario ad ottenere 1 ATP mediante il ciclo di krebs, la glicolisi ne ottiene 5.
E' per tale motivo che alcune cellule del corpo, come quelle neuronali del cervello, utilizzano unicamente la glicolisi come sistema energetico. La stessa cosa avviene anche per le fibre muscolari a rapida contrazione, di tipo bianco, che presentano infatti una minore concentrazione di mitocondri.
Ma allora, perchè ci interessano tanto i mitocondri?
Anzitutto, nella #respirazionecellulare (ciclo di Krebs) si forma un sottoprodotto di scarto, i radicali liberi, che ammontano a circa il 3% del volume di ossigeno utilizzato. Normalmente.
Per la loro inertizzazione l’organismo provvede tramite il #glutatione,, il più potente antiossidante che è in grado di produrre. Tuttavia data l’inefficienza mitocondriale che si evidenzia nel malato fibromialgico, nella fase di produzione energetica, il numero di radicali liebri CRESCE A DISMISURA, con tutta una cascata di effetti collaterali progressivamente più gravi (vedi il mio articolo qui http://www.studiopersonaltrainer.it/radicali_liberi_effetto_domino.htm) .
Ed è questo l'ambito in cui dobbiamo muoverci per trovare una chiave adatta a risolvere il problema della fibromialgia, che ripeto, è ESSENZIALMENTE DOVUTA PROPRIO AD UNA MARCATA DISFUNZIONE DEI MITOCONDRI.
La chiave ce la fornisce l’enzima AMPK.
Questo fondamentale enzima si occupa di effettuare una verifica costante della QUALITA' E DELLA EFFICIENZA DI TUTTI I MITOCONDRI, provvedendo alla loro sostituzione con dei nuovi quando se ne crea la necessità, ed eliminando il rischio di un eccesso di radicali liberi.
La produzione di enzima AMPK è CRITICA e viene avviata nell’organismo soprattutto alle seguenti condizioni:
- digiuno
- alimentazione POVERA DI ZUCCHERI
- restrizione calorica
- attività fisica
LA PRESENZA DI AMPK PER LA NORMALIZZAZIONE DEI RADICALI LIBERI E’ FONDAMENTALE E ASSOLUTA.
Dunque, valori di glicemia superiori ad una certa soglia, pur essendo ammessi dalle specifiche tabelle OMS, IMPEDISCONO DI FATTO LA PRODUZIONE DI AMPK, E QUINDI L’EFFICIENTAMENTO DEI MITOCONDRI.
Il principale meccanismo di ostacolo è costituito dalla presenza di insulina della quale il corpo fa uso per inoltrare gli zuccheri nelle cellule.
Anche per le cellule neuronali del cervello, che non necessitano di insulina per raccogliere zuccheri, un valore elevato di glicemia è comunque dannoso perché il glucosio raggiunge direttamente i neuroni, SENZA LA MEDIAZIONE DELL’INSULINA, grazie ai recettori GLUT3.
Un altro elemento da considerare per il suo negativo effetto sulla produzione di AMPK, è lo stress cui spesso ci riferiamo quando si parla di vita odierna.
Lo stress porta con sé una elevata produzione di cortisolo, un ormone che tra gli altri effetti conduce all’innalzamento della glicemia, riportandoci nuovamente alle condizioni viste prima.
E non basta, se vogliamo valutare con attenzione gli effetti generati da una prolungata esposizione del corpo a valori alti di glicemia, dobbiamo anche considerare la #disbiosiintestinale che ne è la diretta conseguenza.
Ebbene, la disbiosi intestinale PROMUOVE UNO SBILANCIAMENTO NEL SISTEMA IMMUNITARIO, favorendo la netta preponderanza di linfociti TH2 e mastociti, i quali causano la produzione di interleuchina 1, un potente segnale per l’AVVIO DEL PROCESSO INFIAMMATORIO.
Ed ecco che, come ovvia conseguenza, il malato fibromialgico avverte costante dolenza in varie regioni del corpo.
Aggiungiamo che, nelle persone che hanno una particolare sensibilità d’animo, si instaurano condizioni favorevoli alla insorgenza di stati ansiosi, paure, depressione, che facilmente si amplificano nella situazione tipica della fibromialgia.
In questo caso uno degli interventi di aiuto che posso suggerirti è il corso di Reiki Fitness, particolarmente pensato per rimuovere le tensioni emotive e rigenerare la spontanea carica energetica di cui ogni individuo è dotato sin dalla nascita.
Trovi la scheda del corso qui http://www.studiopersonaltrainer.it/corso_reiki_fitness.htm.
Se poi desideriamo valutare anche l’importanza che riveste il profilo alimentare non possiamo prescindere da quella che è la vera, genuina e primordiale essenza dell’uomo, il quale è ancora oggi, nei fatti, un cacciatore/raccoglitore, anche e soprattutto a livello genetico e nel comportamento biologico.
Questa è la premessa per capire che l'alimentazione umana d'elezione deve fondarsi su carne, pesce, verdura, frutta.
Solo per fare un esempio, per il corretto funzionamento dei mitocondri E’ DETERMINANTE IL COENZIMA Q10, PRESENTE NEGLI ALIMENTI DI ORIGINE ANIMALE.
Inoltre è proprio negli alimenti di cui sopra che possiamo trovare gli aminoacidi essenziali alla ricostruzione cellulare, passaggio obbligato per il fibromialgico che voglia riconquistare serenità, libertà di movimento, forza muscolare.
Certamente anche l’apporto di alcuni integratori può determinare il successo nel ritrovare la salute persa, in dettaglio valuteremo i seguenti:
- 1) integratori per combattere la formazione eccessiva di cortisolo;
- 2) integratori per contrastare l’ossidazione eccessiva e incontrollata;
- 3) integratori che rendino efficiente la respirazione cellulare.
Tutto incredibilmente facile da risolvere con un solo, meraviglioso alimento, il "fungo dell'immortalità", noto anche come Ganoderma Lucidum.

Le incredibili peculiarità di questa fenomenale risorsa naturale comprendono il Germanio, che rende efficiente e profonda la respirazione cellulare, potenti antiossidanti in grado di sovvertire i processi di ossidazione già noti, alcaloidi ed aminoacidi attivi nella sfera mentale ed emotiva per favorire uno stato d'animo rilassato, un sonno ristoratore, un controllo su gli eventi che non generi stress inutile.

 

Nota Importante.
Per coloro che decidono di sperimentare la terapia naturale a base di fungo ganoderma, è necessario sapere che il fungo deve essere coltivato secondo una precisa metodologia e in specifiche aree geografiche, e che i procedimenti con i quali vengono ricavate le polveri dal fungo sono DETERMINANTI nel mantenere (o perdere) i principi attivi di cui sopra. Quindi i procedimenti estrattivi che impiegano solventi chimici utili a massimizzare la resa del prodotto di partenza, ANNIENTANO la biodisponibilità delle sostanze contenute, e diventano altresì un PERICOLO PER LA SALUTE, in quanto i residui di lavorazione rimangono “intrappolati” nella struttura chimico fisica del fungo. Questo accade anche quando si certifica che il fungo viene coltivato secondo Metodo Biologico. Deve infatti essere chiaro che, se un fungo di buona qualità, come si ritiene sia quello sottoposto a trattamento biologico, viene poi lavorato aggressivamente nella fase di estrazione, PERDE COMUNQUE OGNI PREROGATIVA E CAPACITA’ TERAPEUTICA.
Ho valutato quindi con attenzione le varie proposte, e le relative specifiche di produzione di varie aziende presenti sul mercato del ganoderma, ed ho verificato che l’unica a fare della TOTALE GENUINITA’ del prodotto finale, un preciso obiettivo aziendale, è la DXN.
Non a caso il nome DXN esprime nella lingua madre (il cinese) , i concetti di AFFIDABILITA’, ONESTA’, VIRTU’.
Se intendi dunque apprezzare fino in fondo gli effetti che può generare su di te, sui tuoi disturbi, sulla tua salute complessiva, un prodotto naturale, di storia millenaria, e realizzato secondo precisi standard di eccellenza, come il Ganoderma Lucidum, contattami qui, oppure al 327 7343859.
Potrai avere le informazioni di cui hai bisogno per conoscerlo fino in fondo, e capire perché funziona.

 

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