LA POSTURA 

Che brucia calorie

Ti capita di avere bassi livelli di energia, una specie di intorpidimento, il respiro si fa difficoltoso, e avverti dolore al collo e alla schiena? cosa è? Direi che una quota prossima al 90% di persone ne soffre, senza avere mai capito bene quale sia l’origine del problema. Spesso non è una questione di età, e neanche di preparazione fisica adeguata, perché colpisce un po’ tutti. Se guardassi con attenzione alla testa, e al collo in particolare, capiresti…si tratta del “texting neck”.

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Più semplicemente, riguarda la postura che assume il tratto cervicale in conseguenza della abitudine a piegare la testa in avanti, per digitare sulla tastiera di uno smartphone o di un tablet. Facile incrociare per strada chi si trova in tale posizione, e molto spesso probabilmente ti ci sei trovato anche tu.

Conseguenza evidente è che anche altre parti del corpo, assecondando tale postura, si ritrovano a soffrirne gli effetti: il torace perde solidità, le spalle scivolano in avanti, la testa rimane perennemente inclinata, la schiena si adatta, e aumenta la cifosi.

Un problema di ordine bio-meccanico ed anche estetico. Trasmette inoltre all’osservatore uno status di dipendenza, di scarsa reattività, e lascia pensare che quel soggetto viva una quieta rassegnazione agli eventi. Non è bello.

Da un punto di vista strutturale e cinetico, Il collo si sarebbe in realtà sviluppato per rimanere verticale, sostenendo il peso del cranio nel primo tratto di una linea perfettamente sinuosa, che dalla parte superiore della testa, scende giù attraverso il corpo, fino ai piedi.

Quando osserviamo il nostro profilo allo specchio dovremmo scorgere che orecchio, spalla, e fianchi si trovano tendenzialmente allineati sulla verticale. In caso contrario è evidente lo scostamento da una condizione di salute. Se consideriamo che il peso della testa è prossimo ai 7-8 kg, è facile immaginare il lavoro extra che ci troviamo a fare quando questa non si trova su una linea verticale ideale, di scarico del proprio peso sulla colonna. Il che significa creare tensioni senza sosta sul sistema osteo-articolare e muscolare, con particolare stress da schiacciamento sulla colonna, ed automatico tentativo del corpo di proteggersi con una snervante contrazione muscolare di riequilibrio. Il che naturalmente crea ulteriori forti squilibri ai quali il corpo stesso dovrà porre rimedio sacrificando la flessibilità e la stabilità di tutto il sistema.

Pensa che la sporgenza oltre la linea ottimale di 1 solo centimetro crea una forza traente verso il basso equivalente alla APPLICAZIONE DI UN PESO DI 5 KG SULLA TESTA. Mantenere per lungo tempo una tale posizione obbliga il corpo ad adattamenti di protezione, che, oltre a quelli sopra riportati, prevedono un ispessimento del tessuto osseo, ed un maggiore accumulo di grasso in funzione di cuscinetto. Come uscirne?

Chiaro che si dovrà tornare a rivedere la posizione che “automaticamente” assumiamo durante la giornata quando consultiamo i nostri dispositivi high tech. Lo si dovrà fare con coscienza e scrupolo, perché la posizione ormai stabilizzatasi richiede uno sforzo costante e senza tregua per essere ricondizionata. Un aspetto interessante di questo “esercizio” è che, per mantenere in posizione, e dunque in asse, la testa sul resto del corpo, dovremo esercitare una contrazione (in realtà un treno di contrazioni) che impegnerà i nostri muscoli del collo, e che richiederà energia per essere attuata. Energia che potrà essere ricavata dai grassi, data la moderata intensità richiesta da questo tipo di contrazione, bilanciata tuttavia da una richiesta piuttosto protratta nel tempo.

Un tipo di richiesta che potrà essere soddisfatta proprio grazie ai grassi. Suggerisco inoltre di associare alcuni esercizi a terra, con la braccia aperte e distese, intesi a ripristinare i naturali equilibri di fondo, coadiuvandoli con una profonda respirazione diaframmatica. Questo semplice accorgimento crea una delicata spinta di rimodellamento della lordosi lombare che naturalmente si riflette anche su quella cifotica. In una sequenza a domino ottimale, ogni componente del sistema si ritroverebbe ad occupare gli spazi ad esso assegnati dalla natura, e potrebbe delicatamente riprendere la postura migliore.

Inoltre, la facilmente presumibile sofferenza di carattere respiratorio, potrebbe essere efficacemente risolta dall’impiego di una risorsa come il Ganoderma Lucidum. Tra i suoi oltre 400 principi attivi ritroviamo infatti il germanio, raro da trovarsi in natura, che mostra la specifica peculiarità di portare ossigeno all’interno delle cellule in sofferenza. Ed è proprio ciò di cui abbiamo bisogno in una condizione come quella di partenza, dove le vertebre cervicali sono pericolosamente ravvicinate, e la circolazione locale, fortemente compromessa, ha limitato l’apporto di nutrienti, e di ossigeno in particolare, ai tessuti dell’intera area.

Nota Importante. Per coloro che decidono di sperimentare la terapia naturale a base di fungo ganoderma, è necessario sapere che il fungo deve essere coltivato secondo una precisa metodologia e in specifiche aree geografiche, e che i procedimenti con i quali vengono ricavate le polveri dal fungo sono DETERMINANTI nel mantenere (o perdere) i principi attivi di cui sopra. Quindi i procedimenti estrattivi che impiegano solventi chimici utili a massimizzare la resa del prodotto di partenza, ANNIENTANO la biodisponibilità delle sostanze contenute, e diventano altresì un PERICOLO PER LA SALUTE, in quanto i residui di lavorazione rimangono “intrappolati” nella struttura chimico fisica del fungo. Questo accade anche quando si certifica che il fungo viene coltivato secondo Metodo Biologico. Deve infatti essere chiaro che, se un fungo di buona qualità, come si ritiene sia quello sottoposto a trattamento biologico, viene poi lavorato aggressivamente nella fase di estrazione, PERDE COMUNQUE OGNI PREROGATIVA E CAPACITA’ TERAPEUTICA. Ho valutato quindi con attenzione le varie proposte, e le relative specifiche di produzione di varie aziende presenti sul mercato del ganoderma, ed ho verificato che l’unica a fare della TOTALE GENUINITA’ del prodotto finale, un preciso obiettivo aziendale, è la DXN. Non a caso il nome DXN esprime nella lingua madre (il cinese) , i concetti di AFFIDABILITA’, ONESTA’, VIRTU’. Se intendi dunque apprezzare fino in fondo gli effetti che può generare su di te, sui tuoi disturbi, sulla tua salute complessiva, un prodotto naturale, di storia millenaria, e realizzato secondo precisi standard di eccellenza, come il Ganoderma Lucidum, contattami qui, oppure al 327 7343859. Potrai avere le informazioni di cui hai bisogno per conoscerlo fino in fondo, e capire perché funziona.

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