INFIAMMAZIONE

Un incendio dentro te

L’#infiammazione, o stato infiammatorio, di cui spesso sentiamo parlare, e che sovente viene combattuta con l’uso di #farmacicortisonici, non è altro che una naturale risposta dell’organismo ad un attacco. Può trattarsi di una aggressione di tipo batteriologico, o anche l’effetto di danni causati da fattori esterni.

infiammazione

L’infiammazione viene classificata in acuta e cronica, in base alla durata del fenomeno. Nel tipo acuto abbiamo tre fasi di sviluppo dello stato infiammatorio: la difesa, la ricostruzione dei tessuti colpiti, e il ritorno alla normalità.

Nel tipo cronico si assiste invece alla persistenza dello stato iniziale di allarme, e all’assenza delle fasi successive che ne completerebbero il decorso.

L’infiammazione inizia a manifestarsi quando nel nostro corpo si affacciano virus, batteri, funghi, traumi con ferite, intrusione di corpi estranei, ecc. Lo scopo della infiammazione è di RENDERE LA VITA DIFFICILE AGLI AGENTI PATOGENI che l’hanno richiamata, e permettere invece un intervento più efficace del sistema immunitario. Quindi è poco sensato voler porre termine PREMATURAMENTE al processo infiammatorio, CHE HA UNA VERA E PROPRIA FUNZIONE TERAPEUTICA.

Quando l’infiammazione è in atto si producono altresì anche dei danni ai tessuti colpiti, ad opera di radicali liberi e scorie acide che risultano dagli scarti generati dal processo infiammatorio. Ma al termine di questo periodo, nel corpo si avvia immediatamente la fase ricostruttiva tesa a riparare i danni, e l’infiammazione si spegne.

Se tuttavia questo meccanismo si inceppa, e l’infiammazione si stabilizza al primo stadio, vi è come una sospensione del processo, che rimane lì, bloccato.

L’intensità che avrebbe dovuto crescere fino ad un massimo fisiologico, per poi ridiscendere e azzerarsi, in realtà si modera e mantiene un livello medio basso, ma persistente.

La persona che ne soffre in genere non si accorge di nulla, non avverte un particolare stato di malessere né di fastidio, e l’#infiammazionecronica lavora nel sottobosco, inosservata. A meno che non ci siano sospetti al riguardo, solo una indagine più approfondita potrebbe associare alla inifiammazione cronica alcuni fenomeni come:

- maggiore permeabilità dei vasi sanguigni (e questo permette il transito agevole di sostanze non volute nel flusso sanguigno);

- presenza anomala e costante di macrofagi (cellule che si occupano di fagocitare e quindi eliminare altre cellule, giunte al prematuro termine della loro vita);

- alterato comportamento delle cellule, soprattutto a livello energetico, con una aumentata produzione di radicali liberi (ne ho parlato qui http://www.studiopersonaltrainer.it/radicali_liberi_effetto_domino.htm

- anomala comparsa di #cortisolo in orari lontani dalla sua circadianità (ne ho parlato qui http://www.studiopersonaltrainer.it/cortisolo_fuori_controlo.htm;

- riduzione dei linfociti #TH1 a favore dei #TH2, con una conseguente inefficienza del sistema immunitario.

Dobbiamo sapere inoltre che un eccessivo accumulo di #grassocorporeo, il #sovrappeso, e l’#obesità, INCENTIVANO ULTERIORMENTE LO STATO INFIAMMATORIO, con una distinzione per ciò che riguarda il tipo di grasso, in particolare quello viscerale e quello sottocutaneo.

Il primo tipo viene normalmente associato alle caratteristiche androidi dell’individuo, quindi solitamente l’uomo (ma è anche possibile trovare donne con questa peculiarità), ed è un grasso con cellule adipose numerose e di piccolo formato.

Il secondo tipo è invece comune alle caratteristiche ginoidi dell’individuo, quindi solitamente donne (ma è anche possibile trovare uomini con questa specifica), ed è un grasso con cellule adipose meno numerose ma più grandi nella estensione.

Quando, a seguito di un pasto ricco di carboidrati, l’#INSULINA OBBLIGA LE CELLULE DI GRASSO AD INCAMERARE ALTRO GRASSO, le porta gradualmente a saturarsi fino a morirne per #apoptosi.

In seguito, la presenza di cellule morte richiama in loco i #macrofagi che devono ripulire l’area. L’opera di queste cellule spazzino ha come effetto collaterale la produzione di una citochina infiammatoria, la interleuchina 6. Questa non fa altro che ALIMENTARE IL PROCESSO INFIAMMATORIO a sua volta, il quale tenderà a cronicizzare.

E' il grasso di primo tipo, quello viscerale androide, a mostrarsi particolarmente attivo nella promozione degli stati infiammatori. Infine è bene sapere che l’infiammazione cronica è all’origine di molte malattie diffuse in larghi strati della popolazione, e che potrebbero risuonarti familiari:

- cellulite

- psoriasi

- diabete

- morbo di Krohn

- emorroidi

- artrosi

- arteriosclerosi

- tumore

- ecc.

 

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