90 PERSONE SU 100 HANNO PROBLEMI CIRCOLATORI 

Scopri quale rischio di arteriosclerosi

Ti aiuterò a comprendere se fai parte di questa popolazione, la cui deficienza circolatoria porta ad ulteriori gravi complicanze come la arteriosclerosi.

Si definisce disfunzione endoteliale e riguarda la sanità ed integrità di vasi sanguigni, vene ed arterie, soprattutto in relazione ad una sostanza, l’ossido di azoto. Questa è determinante per la salute del sistema perché consente la corretta vasodilatazione dei tessuti, ed è purtroppo compromessa dalla proliferazione dei radicali liberi (tema di cui ho parlato in un articolo precedente).

arteriosclerosi

 Come si attua il processo ateriosclerotico?

Inizialmente si presentano delle fratture nell’endotelio (il lato interno dei tessuti) e la successiva formazione di placche, dette ateromi. Ogni vaso può essere vittima di questi fenomeni, ma i più colpiti risultano essere quelli più grandi, come le coronarie, l'arteria femorale, l'aorta.

Negli spazi che le fratture lasciano aperti si insinuano le lipoproteine LDL (una componente del colesterolo), alla cui presenza il sistema immunitario reagisce inviando alcune cellule specializzate (monociti) in grado di inglobarle e isolarle.

Purtroppo, essendo le lacerazioni del tessuto endoteliale sempre più numerose, e con esse le LDL che vi si annidano, i monociti di sui sopra tendono a creare ammassi sempre più voluminosi, detti placche, non più in grado di ritornare al flusso sanguigno per essere smaltiti. La presenza di calcio nel sangue aggrava la situazione poiché questo minerale si attacca alle placche e crea ostacoli ancora più grandi.

A questo punto, il restringimento del lume arterioso porta ad un innalzamento della pressione, che a sua volta riuscirà, suo malgrado, a “sradicare” le placche e a trasportarle nel flusso. Evento non buono perché facilmente le placche potranno incontrare punti di passaggio particolarmente stretti e occluderli.

Gli effetti che ne possono derivare sono: ischemia (forte riduzione del lume di transito) e trombosi (totale occlusione del passaggio).

In base all’area che ne viene colpita si hanno:

- infarto del miocardio (chiusura della arteria coronaria)

- infarto polmonare

- occlusione arteria femorale (fenomeno legato al diabete)

- ictus (al cervello, alcune aree del corpo restano paralizzate)

- aneurisma (rottura di un vaso cerebrale a seguito di innalzamento pressorio).

 Altre conseguenze della arteriosclerosi, meno nefande, ma sempre importanti ed evidenti, sono quelle generate sulle centinaia di km di piccoli vasi, fino ai capillari, dove il flusso di microelementi (aminoacidi, trigliceridi, minerali, ossigeno, ecc.) si attenua fortemente o cessa del tutto.

Il fenomeno è particolarmente noto alle signore che si ritrovano gli arti inferiori spesso gonfi, e segnati da un colore bluastro, conseguenza del riversamento di sangue venoso, dai capillari alla matrice extracellulare.

Inoltre organi importanti come fegato, reni, stomaco, ecc. non ricevendo un flusso appropriato di sostanze nutrienti ed essendo contemporaneamente nella impossibilità di smaltire correttamente i metaboliti residui, iniziano a soffrire di una infiammazione permanente, il lasciapassare per successive  malattie degenerative.  

 

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