La vendita dei Gratta e Vinci rappresenta una delle attività più redditizie all’interno delle tabaccherie italiane, ma spesso le aspettative sui guadagni effettivi e sulle condizioni necessarie per ottenere risultati significativi sono distorte da miti e false informazioni. Comprendere i numeri reali, l’incidenza sulle entrate e i requisiti necessari per diventare rivenditori di questi popolari tagliandi è fondamentale per valutare in modo consapevole questa opportunità commerciale.
I numeri reali del guadagno con i Gratta e Vinci
Il guadagno derivante dalla vendita dei Gratta e Vinci dipende essenzialmente da due fattori: la percentuale di aggio fissata dalla legge e il volume di biglietti venduti. La quota di aggio, ovvero la commissione che il tabaccaio riceve per ogni biglietto venduto, è pari all’8% del valore del biglietto e viene calcolata sull’importo lordo, escludendo l’IVA. Ad esempio, su un biglietto da 10 euro, il tabaccaio incassa 80 centesimi, e su uno da 20 euro, 1,60 euro. L’aggio è invariabile e non dipende dall’esito del tagliando, ma solo dal semplice atto di vendita. Non esiste alcuna percentuale ulteriore legata alle vincite realizzate dai clienti, indipendentemente dalla somma gewonnen: lo Stato rimborsa direttamente il premio al giocatore, mentre il tabaccaio ha già guadagnato la sua parte.
L’effettivo guadagno mensile può variare in modo sensibile. Un tabaccaio ben posizionato, con un’alta affluenza e una clientela abituale, può arrivare a incassare tra 4.000 e 5.000 euro ogni mese con i soli Gratta e Vinci. In casi eccezionali, documentati da testimonianze e studi reali, si è registrato anche un introito di oltre 9.000 euro in 67 giorni, ossia più di 4.500 euro mensili. Questi risultati tuttavia sono possibili solo in esercizi con elevato giro d’affari, collocati in aree di forte traffico pedonale, spesso nei centri città o vicino a grandi attrazioni.
Al contrario, tabaccherie localizzate in periferia o con scarso giro di clienti possono ottenere introiti decisamente più bassi, anche solo 200-300 euro al mese. La media nazionale si attesta generalmente tra 1.300 e 1.500 euro mensili netti provenienti dalle commissioni dei vari prodotti, tra cui i Gratta e Vinci incidono dal 15% al 30% del guadagno totale, a seconda della posizione geografica e delle preferenze della clientela.
Le variabili che incidono sul reddito
Il guadagno mensile legato ai Gratta e Vinci non è un dato fisso ma risente di una molteplicità di parametri:
- Ubicazione del punto vendita: un esercizio in centro città, vicino a uffici, scuole o luoghi di aggregazione, beneficia di maggior passaggio e potenzialmente di più acquirenti.
- Tipo e taglio dei biglietti venduti: biglietti da 5, 10 o 20 euro garantiscono aggio superiore rispetto ai tagli da 1 o 2 euro.
- Volume complessivo di prodotti di Monopolio di Stato: per massimizzare i ricavi, è necessario avere una vendita complessiva mensile di almeno 600.000-700.000 euro tra sigarette, Gratta e Vinci, ricariche e altri servizi.
- Clientela abituale e fidelizzazione: punti vendita con clienti che acquistano regolarmente ottengono risultati migliori.
- Attività promozionale e visibilità dalle vetrine: l’organizzazione della tabaccheria, la comunicazione e la capacità di invogliare all’acquisto incidono sulle vendite.
Bisogna tenere presente che i guadagni non dipendono dalla probabilità di vincita dei biglietti. Infatti, i biglietti che promettono premi più elevati hanno anche probabilità di vincita più basse, secondo criteri prestabiliti dalle lotterie istantanee e dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. Questa probabilità non può essere manipolata né dai rivenditori né dai giocatori. La professionalità del tabaccaio si limita dunque a offrire una gamma variegata di tagliandi, informando i clienti sulle regole e sulle probabilità di vincita.
Miti da sfatare: la questione delle vincite
Tra le false credenze più diffuse c’è quella secondo cui il tabaccaio riceverebbe una percentuale aggiuntiva o una quota sul premio nel caso in cui il biglietto acquistato presso la sua tabaccheria risultasse vincente, specialmente per le vincite di importo elevato. Questa convinzione è totalmente infondata. Il guadagno del punto vendita è esclusivamente relativo al margine di vendita dei biglietti, ovvero all’aggio dell’8%. Nessun rivenditore ottiene altri bonus o commissioni sulle vincite di qualunque importo.
La commemorazione delle grandi vincite (brindisi, feste, apparizioni sui giornali locali) nasce semplicemente dal desiderio di pubblicità e dalla gioia di essere il punto vendita fortunato, ma non comporta alcun guadagno diretto ulteriore. La funzione del tabaccaio resta quella di intermediario autorizzato, mentre la responsabilità dell’erogazione dei premi è appannaggio dell’ente organizzatore della lotteria.
Come diventare rivenditore e i requisiti necessari
La vendita dei Gratta e Vinci è riservata ai tabaccai autorizzati dal Monopolio di Stato. Per poter affiliarsi e cominciare la commercializzazione di questi prodotti, occorre soddisfare specifici requisiti burocratici e logistici:
- Avere una licenza di rivendita tabacchi, ottenuta tramite domanda agli uffici competenti dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli.
- Possedere locali idonei, conformi alle normative attuali in materia di sicurezza, igiene e accessibilità.
- Garantire la presenza costante di personale maggiorenne, dato che il gioco è vietato ai minori di 18 anni.
- Disporre di sistemi di controllo e gestione elettronica delle vendite, in modo da rendere trasparente il flusso dei biglietti, delle somme incassate e delle movimentazioni di cassa.
- Mantenere una dotazione minima di Gratta e Vinci e di prodotti Monopolio per essere considerati punto vendita di interesse: solo così si può aspirare a raggiungere le soglie di volume utili per ottenere guadagni significativi.
Una volta ottenuta l’autorizzazione, il tabaccaio può ordinare direttamente i tagliandi alle concessionarie incaricate e gestire l’offerta seguendo le disposizioni ufficiali. È importante sottolineare che, per beneficiare appieno di questa attività, la tabaccheria deve essere organizzata in modo da garantire una gamma ampia e aggiornata di prodotti, una gestione attenta dei flussi di cassa e rapporti costanti con la clientela.
Chi sceglie di puntare sui Gratta e Vinci come fonte principale di guadagno deve essere consapevole che si tratta di un’attività che richiede la gestione di volumi elevati, una buona dose di attenzione al marketing locale e una presenza strategica sul territorio. La vendita di Gratta e Vinci, se ben amministrata, può rappresentare fino al 30% dell’intero reddito mensile di una tabaccheria; per chi opera in zone di passaggio o centri commerciali, questa percentuale può diventare la chiave di crescita e sviluppo dell’intera attività.
In sintesi, il guadagno dei tabaccai dai Gratta e Vinci è trasparente e regolamentato. Non esistono trucchi o percentuali segrete: tutto dipende dal volume di vendite, dalla posizione della tabaccheria e dalla capacità di attrarre e mantenere una clientela fedele e regolare. Una corretta informazione, il rispetto delle regole e una gestione accorta sono le basi per ottenere risultati solidi e duraturi in questo settore.








