ISTAMINA

Questa la devi assolutamente conoscere

Uno dei tre macro elementi che introduciamo nella nostra dieta abituale è rappresentato dalle #proteine (gli altri due macro elementi sono grassi e carboidrati). Quando si avviano al processo digestivo le proteine vengono scomposte in vari aminoacidi, per poi essere assimilate attraverso i #villiintestinali.

istamina

 Se qualcosa lungo il percorso ne impedisce una corretta degradazione, e le proteine vengono aggredite prematuramente da altri elementi come batteri e funghi, allora si vengono a formare dei nuovi composti, chiamati #amminebiogene.

Tecnicamente questa processo si definisce #decarbossilazione.

Queste nuove sostanze esercitano un grande impatto (negativo) sul nostro sistema immunitario, riuscendo a scatenare una ondata infiammatoria sistemica (arriva in ogni parte del corpo), e finanche modificando alcune funzioni dell’organismo.

Il nome, un po’ buffo, attribuito a queste sostanze non deve trarre in inganno, perché sono realmente pericolose per la nostra salute, si tratta di:

- istamina

- cadaverina

- putrescina

- spermidina

- altre

La radice del termine lascia anche in parte ricavarne il significato, e nel nostro caso ci interessiamo specificamente della #istamina, la più potente e pericolosa delle ammine biogene. Credo che, se cito la parola #antistaminici, in molti vi riconosceranno qualcosa di famigliare, avendo con tutta probabilità dovuto assumere alcuni prodotti appartenenti a questa classe di farmaci, nel tentativo di combattere una o più allergie, di vecchia data o recentissima.

Cosa piuttosto singolare, se ci rivolgiamo allo specialista chiedendo come mai, pur non avendone mai sofferto prima, ci capita oggi di rimanerne vittime sempre più frequentemente, ci sentiamo rispondere che il fenomeno è casuale, che abbiamo maturato una qualche ipersensibilità verso alcuni ambienti, animali, cibi, e che l’unico modo per contrastare i fastidi è assumere, appunto, degli antistaminici.

Nel mondo intero la lotta alla istamina ha creato una opportunità di business fenomenale per le aziende che realizzano farmaci. La crescita del numero di individui che cercano una soluzione ai loro problemi di intolleranza è vertiginosa, così come i profitti di queste aziende.

Nessuno, a parte il malato (e non sempre), ha un vero interesse a comprendere il perché di tale fenomeno. CAPIRE LA ISTAMINA. Anzitutto è importante sapere che questo composto viene in realtà prodotto anche naturalmente proprio nel nostro organismo, in diverse sedi: cellule del tessuto connettivo (pelle), cellule della mucosa dell’apparato digerente e respiratorio, cellule del sistema nervoso.

La natura aveva previsto per la istamina un importante ruolo, e cioè vasodilatare i tessuti che abbisognano di riparazione cellulare, e permettere un migliore afflusso di linfociti che contrastassero l’infiltrazione di eventuali agenti patogeni.

Purtroppo, in una sempre crescente quota della popolazione, una inefficiente gestione delle proteine in fase digestiva, ne causa il decadimento putrefattivo, e la successiva trasformazione in ammina biogena, la istamina in particolare.

Come ci si arriva? Il fenomeno è semplice, quanto inarrestabile, se non si provvede risolutamente.

Sappiamo che la digestione delle sostanze avviene grazie alla presenza di una ricca flora batterica e micotica intestinale, sostanzialmente divisa in due: saccarolitica (che digerisce zuccheri) e proteolitica (che digerisce proteine). Data l’elevata presenza di zuccheri nel regime alimentare più diffuso (fino al 70/80% del totale calorico), è facile comprendere come la proporzione tra le due classi sia andata persa, e si sia instaurata una netta predominanza della prima (la saccarolitica).

Contabilmente si assiste quindi alla notevole riduzione della seconda (la proteolitica), che non è più in grado di svolgere appropriatamente il proprio lavoro. Dunque le proteine si avviano con facilità a processi di degradazione putrefattiva, preda di batteri e funghi saccarolitici (che tra l’altro se ne cibano e aumentano il loro vigore e numero di conseguenza).

Risultato finale, FORMAZIONE DI GRANDI QUANTITA' DI ISTAMINA.

Per questa sostanza esistono, sparsi in varie aree del corpo, vari tipi di recettori, i quali vengono ipersensibilizzati in conseguenza della alta concentrazione nel sangue di istamina. La reazione esagerata da parte del sistema immunitario è una cosa evidente. Anche io ho personalmente dovuto sopportare per lunghi periodi una fastidiosa allergia che si manifestava con la produzione di muco acquoso nasale continuo, associato ad emicrania, con durata del fenomeno di circa 24 ore. E la frequenza degli episodi andava aumentando. Nulla hanno potuto i vari prodotti che normalmente vengono suggeriti in questi casi. Solo il cambio radicale di alimentazione mi ha permesso di uscirne, e liberarmi DEFINITIVAMENTE dal malessere.

I recettori in grado di recepire la istamina e influenzare gli organi o le parti del corpo su cui si trovano, sono i seguenti, e a questi associo anche gli effetti che possono generare: - H1: diarrea, alterazione ciclo sonno/veglia, asma/tosse, nausea/vomito, mal di testa;

- H2: alterazione battito cardiaco, acidità gastrica, infiammazione diffusa;

- H4: alterazione riposta sistema immunitario, intolleranze alimentari.

 

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