Ogni sigaretta ti costa

15 minuti di vita

Articoli, campagne d’informazione, immagini crude, eppure poco effetto hanno sortito sul fumo e sull’atteggiamento del fumatore. Per il cosiddetto “neuro marketing” le immagine impresse sui pacchetti e le decise avvertenze in caratteri evidenti sulla confezione, non solo non costituiscono un deterrente, ma addirittura evocano nel fumatore il piacere della sigaretta, arrivando a stimolare quella parte del cervello che memorizza unicamente l’effetto eccitante e suadente del fumo.

costo sigaretta

L’azione richiesta per rinunciare agli effetti che il fumo procura, deve invece essere organizzata in un altra area del cervello che “subisce”, per così dire, la preponderanza della precedente. E quindi in sostanza, se non vi è una forte determinazione volitiva o un motivo stringente, non procrastinabile, legato ad una seria compromissione dello stato di salute, il fumatore sceglie di continuare a fumare.

Naturalmente non cessano gli studi (più che altro le constatazioni) sugli effetti che il fumo determina nel fumatore abituale, come appunto la riduzione di 15 minuti nella aspettativa di vita per ogni sigaretta fumata. Qui farò un accenno alle ulteriori complicazioni, perché l’interessato (il fumatore appunto) normalmente conosce i rischi cui si espone, anche se spesso chi gli è vicino, e non fuma, non ha completa informazione a riguardo. Aumento della pressione arteriosa, enfisema polmonare, ulcera peptica, aterosclerosi, invecchiamento precoce, maggiore incidenza di ictus cerebrale, infarto, tumori all’apparto respiratorio e digerente.

Credo siano sufficienti a chiunque (non fumatore) per essere stimolato a cercare una modalità di aiuto per chi gli è vicino ed è vittima di questo vizio. Ne analizzerò qui una, intanto per offrire una sponda a chi realmente, e intelligentemente, volesse adoperarsi in tal senso. Una delle molle più forti che spingono il fumatore a non desistere è l’effetto che la nicotina produce a livello cerebrale nei centri della soddisfazione e del piacere. Ebbene, se creiamo situazioni in cui, in modo naturale e spontaneo, vengono a prodursi sostanze in grado di sostituirsi alla nicotina per la generazione di questi effetti, raggiungiamo il nostro obiettivo.  Una di queste situazioni è proprio l’attività fisica, in grado di instaurare un naturale livello di endorfine. Si tratta di ormoni normalmente rilasciati al termine e durante attività fisica di bassa e media intensità. Non sono necessari protocolli di lavoro particolari, una passeggiata di 40-60 minuti con andatura variabile è già una ottima occasione, per risparmiare qualche sigaretta e per guadagnare preziose ore di vita…

Una occasione decisiva per smettere con il fumo è senza dubbio il corso STOP SMOKE, in partenza a breve. Registrati qui per partecipare gratuitamente alla prima lezione. La registrazione è necessaria per la prova non impegnativa. Qui il modulo di registrazionehttp://www.studiopersonaltrainer.it/modulo_partecipazione_c… E qui la scheda del corso:http://www.studiopersonaltrainer.it/corso_stop_smoke.htm