UN CAFFE'

Che non urta la tua sensibilità

Buona parte degli alimenti che portiamo alla bocca tutti i giorni sappiamo essere non proprio così sani per la nostra salute.
Per alcuni abbiamo addirittura una vocazione, una abitudine tale a consumarli, che se dovessimo pensare di rimuoverli dalla nostra routine, più probabilmente accetteremmo l’idea che possano anche farci male, pur di non privarcene.

caffè senza effetti collaterali

Tra questi alimenti certamente possiamo collocare una bevanda, forse la più venduta al mondo: il caffè.
Ebbene, voglio qui dare ora una occhiata più da vicino al significato di caffè, così come lo troviamo facilmente nel supermercato di cui ci serviamo di solito.
Riscontri scientifici, basati sulla osservazione per lunghi periodi di consumatori abituali di caffè, hanno dato come esito finale l’associazione di questa bevanda a vari importanti disturbi sullo stato di salute.
I fautori del caffè sostengono da parte loro che i vantaggi apportati dalla caffeina contenuta nel caffè sono evidenti, mentre non lo sarebbero gli effetti collaterali.
Tra i benefici del consumo di caffè ricordano:
- Prolungamento dello stato di veglia
- Aumento del senso di vigilanza e prontezza mentale
- Miglioramento della contrattilità cardiaca
- Aumento della gittata cardio
Ciò che dovrebbe però essere più chiaro, è che insieme alla caffeina, nel caffè di massiva produzione industriale SONO PRESENTI CIRCA 200 ALTRE SOSTANZE RITENUTE TOSSINE, la cui presenza e scopo si spiegano unicamente con le esigenze di produzione industriale.
La lavorazione è piuttosto articolata, e prevede il raggiungimento di altissime temperature, con aggiunta, e successiva sottrazione, di aromatici adatti ad ottenere un prodotto commercialmente gradevole nel sapore, ma tutt’altro che salubre nel contenuto.
La caffeina è naturalmente presente, a motivo della quale chi consuma caffè ritiene che la bevanda sia buona ed efficace.
Ma insieme alla caffeina che altro troviamo?
Ad esempio la teofillina, che esercita un’azione dannosa sul sistema vascolare, sul sistema digerente, sul muscolo cardiaco, ed è all’origine di fenomeni come le palpitazioni, le vampate di calore, gli scompensi cardiaci, i tremori.
Anche la caffeina, se consumata da soggetti quali cardiopatici, artritici, dispeptici, arteriosclerotici, e individui colpiti da malattie renali, iperplasia prostatica, e stati infiammatori, contribuisce a complicare il quadro.
La caffeina ha inoltre mostrato una interferenza negativa nelle situazioni di gastriti, ulcere, stipsi, coliti, e nelle donne gravide (la caffeina passerebbe dalla madre al feto, depositandosi a livello cerebrale dove impedirebbe il completamento dei processi di crescita).
Infine è necessario fare maggiore chiarezza su come la caffeina genera la “scossa” nel nostro organismo.
La sua azione non è diretta, ma INDIRETTA.
Cioè stimola la ghiandola surrene a produrre #adrenalina, che effettivamente genera quella spinta che di lì a poco avvertiamo. Il fatto è che una sovrastimolazione continua della ghiandola (non prevista da madre natura) porta questa ad esaurirsi e a “bruciarsi”.
E accade facilmente visto che, esaurita la spinta iniziale, ci si ritrova a desiderare nuovamente quel brio che solo il caffè sembra poterci dare.
Un residuo di lavorazione industriale molto presente nella miscela di caffè destinata al consumo è il tannino.
Questo ha la capacità di inattivare enzimi fondamentali per l’assorbimento dei nutrienti (proteine, grassi, carboidrati), come la proteasi, la lipasi, la amilasi.
Il fenomeno è facilmente riscontrabile e noto ai più. Quasi tutti sanno infatti che consumare latte e caffè, per quanto gradevole nel sapore, diventa spesso una incongruenza alimentare poiché infatti I NUTRIENTI DEL LATTE, PROTEINE, ZUCCHERI, E GRASSI, NON POSSONO ESSERE CORRETTAMENTE METABOLIZZATI, CAUSA IL DIFETTO DEGLI ENZIMI CORRISPONDENTI.
L’esito noto è la permanenza nello stomaco per troppo tempo della miscela caffè/latte, con sensazione di fastidio, pesantezza, flatulenza, talvolta necessità di evacuare improvvisamente.
MA ALLORA, SI DEVE RINUNCIARE AL PIACERE DI UN BUON CAFFE’?
NO, SE IL CAFFE’ E’ REALIZZATO PENSANDO ALLA SALUTE DEL CONSUMATORE.
Il che significa mantenere la fragranza, l’aroma, e la consistenza di un caffè di qualità, ma rispettando un profilo di COMPATIBILITA’ ASSOLUTA con le esigenze di salute e benessere.
Quindi come deve essere realizzato un caffè sano?
- Deve impiegare una miscela di sola arabica, la qualità di pianta di caffè con il contenuto più basso di caffeina e che necessita per la coltivazione di quote elevate (1000-2000 mt), il che la rende naturalmente più immune dalla aggressione di agenti inquinanti industriali. Per inciso la qualità detta “robusta” ha un contenuto di caffeina doppio, e soprattutto una alta produttività, che la rende molto appetibile commercialmente;
- La tostatura deve essere più lunga, in tale modo la caffeina viene ulteriormente ridotta e ne guadagna anche il sapore che diventa più pieno e deciso (ma si sa, una tostatura più lunga aumenta i costi, quindi si preferisce abbreviarla);
- Alla miscela di caffè deve essere aggiunta una certa quantità (minima ma decisiva) di Ganoderma Lucidum. Questo fungo ha tra le decine di peculiarità ormai note in tutto il mondo, anche quella di annullare la proverbiale acidità che il caffè produce nell’organismo una volta ingerito. Il ganoderma ha infatti un potere altamente alcalinizzante dato dai principi attivi in esso contenuti e di tenore basico;
- Durante il confezionamento, nella busta deve essere inserito azoto, un gas che permette la perfetta conservazione di aromi e caratteristiche del caffè anche dopo mesi dalla data di produzione, a tutto vantaggio del pregio e del piacere di consumo di questo prodotto.
DEVE ESSERE CHIARO CHE TALI CARATTERISTICHE NON POSSONO ESSERE CONCESSE IN UN CAFFE' CHE SI ACQUISTA IN OFFERTA AL SUPERMERCATO.
La buona notizia è che comunque un caffè con tali caratteristiche è attualmente prodotto da DXN.
Si tratta del Lingzhi Black Coffee. Il costo, nonostante tutto contenuto (attualmente euro 16,90 per 20 bustine da 4,5gr), non ammette confronti, soprattutto in considerazione dei guasti cui si va incontro (e che rappresenteranno costi ben più sostenuti) CONTINUANDO A BERE CAFFE' DI PRODUZIONE STANDARDIZZATA INDUSTRIALE.
La riprova che il Lingzhi Black Coffee è un caffè ottimizzato secondo le note sopra riportate, è che la sua emivita, cioè la quantità di caffè e caffeina in circolo nel corpo a distanza di 4 ore, è prossima a zero. Lo si capisce anche con un semplice esperimento, poiché le urine restano chiare e non producono l’odore tipico del caffè.
Significa cioè che la caffeina in partenza era certamente in quantità esigua, e che è stata efficacemente metabolizzata senza alcun effetto collaterale.
Non si avvertono neanche i tipici effetti (come le palpitazioni e una certa agitazione) che normalmente il caffè produce.
Basta consumarne una sola tazzina per rendersene conto.
E naturalmente conserva tutto lo sprint che ti aspetti bevendo un caffè, che gli deriva dala capacità di avviare i processi energetici dell'organismo in modo naturale e continuativo, senza cali improvvisi. Una sola tazzina prolunga il suo effetto pro energetico PER UNA INTERA GIORNATA.
Nel caso quindi anche tu voglia mantenre il piacere di consumare una bevanda come questa, devo suggerirti di assaggiare questo caffè di qualità elevata, ma soprattutto ESENTE DA EFFETTI COLLATERALI.
Per coloro che decidono di sperimentare la terapia naturale a base di fungo ganoderma, è necessario sapere che i procedimenti con i quali vengono ricavate le polveri dal fungo sono DETERMINANTI nel mantenere (o perdere) i principi attivi di cui sopra. Quindi i procedimenti estrattivi che impiegano solventi chimici utili a massimizzare la resa del prodotto di partenza, ANNIENTANO la biodisponibilità delle sostanze contenute, e diventano altresì un PERICOLO PER LA SALUTE, in quanto i residui di lavorazione rimangono “intrappolati” nella struttura chimico fisica del fungo.
Ho valutato con attenzione le varie proposte e le relative specifiche di produzione di varie aziende presenti sul mercato del ganoderma, ed ho verificato che l’unica a fare della TOTALE GENUINITA’ del prodotto finale un preciso obiettivo aziendale è la DXN. Non a caso il nome DXN esprime nella lingua madre (il cinese) , i concetti di AFFIDABILITA’, ONESTA’, VIRTU’.
Se intendi dunque apprezzare fino in fondo gli effetti che può generare su di te, sui tuoi disturbi, sulla tua salute complessiva un prodotto naturale e di storia millenaria come il Ganoderma Lucidum, contattami qui oppure al 327 7343859.

 

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